Erano anni che mi frullava in mente questa idea, per l’esattezza dalla fine del 2011 quando, con un gruppo di amici, andammo a fare alcuni Canyon in Costa Azzurra.
Da lì il tarlo ha cominciato a lavorare e piano piano negli anni ha inizio a formarsi quello che ad oggi, senza modestia alcuna, si può definire il progetto torrentistico esplorativo più ambizioso mai pensato.
Ma iniziamo a dire cos’è il progetto EWA, acronimo di Endless Waterfall Adventure o in italiano l’avventura delle cascate senza fine.
EWA, dall’ebraico antico “generatrice di vita”, è il progetto torrentisico esplorativo che si prefigge di andare a scendere i canyon con le 13 più grandi verticali al mondo ossia i 13 torrenti con le cadute d’acqua con balzo complessivo superiore agli 800 metri complessivi di dislivello, 13 Big falls dislocate in cinque continenti, 13 grandi avventure, 13 grandi sfide tecniche, logistiche e fisiche per le quali sarà necessario studiare nuove tecniche di progressione, nuovi materiali e si dovranno risolvere grosse problematiche anche a livello psicofisico.
Il Vertical Water Canyoning Team, dopo gli ottimi risultati ottenuti nelle spedizioni di Islanda 2017 e Nepal 2019, ha rinforzato le proprie fila inserendo nella squadra nuovi elementi presi direttamente tra gli istruttori della Scuola Nazionale di Torrentismo del Club Alpino Italiano, in quanto per un progetto così tecnico è necessario avere persone formate, preparate e che siano in grado di affrontare qualsiasi sfida logistica e tecnica che possa presentarsi durante la discesa di queste grande verticali.
Ad oggi il team del progetto EWA si compone di 22 persone infatti, oltre alla squadra strettamente tecnica, collaborano molte altre persone dal punto di vista logistico e organizzativo in quanto, come si suol dire, per realizzare un grande progetto ci vuole una grande squadra ed una grande logistica.
Le 13 grandi cascate non sono però tutte inesplorate, tre di loro sono già state percorse in precedenza da altri team Spagnoli e Cecoslovacchi con cui ci siamo messi in contatto per avere informazioni che possano agevolarci nell’organizzare queste imprese.
La classifica delle 13 cascate è stata estrapolata dal World Waterfall Database ( www.worldwaterfalldatabase.com ) sito accreditato che censisce tutte le grandi verticali sopra ai 150 mt di altezza. Dopo aver presentato il progetto a WWD è nata una collaborazione per l’estrapolazione dei dati cartografici e delle reali quote di partenza ed arrivo di tutte e 13 le grandi cascate che andremo a percorrere.
Il TEAM della spedizione è formato esclusivamente da specialisti.
– Andrea Forni Istruttore di torrentismo CAI
– Eric Lazarus Istruttore Nazionale di torrentismo e speleologia CAI
– Franco Aichino Istruttore Nazionale di torrentismo e speleologia CAI
– Massimo Todari Istruttore di torrentismo CAI
– Elena Sartori Istruttrice Sezionale di torrentismo CAI
– Roberto Nardoni Istruttore Sezionale di torrentismo CAI
– Carlo Marella Istruttore Sezionale di torrentismo CAI
– Luca Fumarola Istruttore Sezionale di torrentismo CAI
– Francesco Taddei Istruttore di torrentismo CAI
– Paolo Lo Re Istruttore di torrentismo CAI
– Francesco Secci Istruttore di torrentismo CAI
– Luca Venturi Guida Canyning AIGC
– Luca Alivernini Tecnico del Soccorso Alpino
– Giacomo Meglioli Fotografo e Videomaker pilota di drone
– Lorenzo Rossato Videomaker pilota di drone
– Sirio Bologna Esperto in Cartografia e GPS pilota di drone
– Stefano Farolfi Videomaker e regista
– Davide Tinti responsabile social&media
– Sara Lovato Logistica
– Fulvia Becherini responsabile social&media
Si tratta di un’impresa unica nel suo genere.
Oltre all’alto valore sportivo sarà un’occasione per le aziende del settore di
testare nuovi materiali.
1 |
948 mt. |
Kwazulu Natal |
South Africa |
|
2 |
930 mt. |
Berne |
Switzerland |
|
3 |
914 mt. |
Junin |
Perù |
|
4 |
900 mt. |
Hawaii |
United States |
|
5 |
896 mt. |
Amazonas |
Perù |
|
6 |
Skorga |
875 mt. |
Skorga |
Norway |
7 |
845 mt. |
Vinnu |
Norway |
|
8 |
840 mt. |
Hawaii |
United States |
|
9 |
840 mt. |
British Columbia |
Canada |
|
10 |
836 mt. |
Southland |
New Zealand |
|
11 |
831 mt. |
Gundar |
Norway |
|
12 |
821 mt. |
Aragua |
Venezuela |
|
13 |
807 mt. |
Bolivar |
Venezuela |
Studio, documentazione e descrizione degli ambienti, della fauna e della flora endemica.
Le aree geografiche interessate dalle attività proposte in questo progetto sono caratterizzate da ambienti selvaggi o a basso/scarso impatto antropico. Per quanto sia possibile studiare le varie forme di vita che popolano questi torrenti, a monte o a valle delle grandi verticali, il nostro obbiettivo è quello di studiare e documentare la vita dei microambienti che incontreremo durante le discese. In particolare, cercheremo di catalogare e identificare eventuali endemismi. Per ogni spedizione, verrà redatto apposito protocollo per lo studio di anfibi e invertebrati originari delle regioni di interesse. Con il contributo di entomologi dell’Università degli Studi di Sassari e Catania, studieremo la genetica di alcuni di questi invertebrati in modo tale da determinarne la distribuzione nell’area delle esplorazioni e la diffusione degli areali rispetto ad altre zone caratterizzate dalla presenza degli stessi organismi.
Al fine di poter correlare la presenza di determinate specie con l’ambiente, verranno condotte opportune analisi chimico-fisiche delle acque (pH, conducibilità, temperatura, ossigeno disciolto, elementi caratteristici, metalli pesanti) in modo tale da rilevare la presenza di eventuali forme di inquinamento chimico o biologico, o correlare la composizione delle acque con idrogeologia dei sistemi presi in considerazione, la litologia, la natura della forra e delle loro portate.
L’inquadramento idrogeologico preliminare all’esplorazione permetterà di risalire al sistema di alimentazione del torrente, alla sua origine e alla valle in cui si imposta. Attraverso l’esplorazione si approfondiranno gli aspetti legati alla litologia presente, alle sue caratteristiche di durezza e resistenza all’erosione, con metodi speditivi, nonché le irregolarità o deformazioni strutturali (pieghe, faglie, scistosità, giunti di fratturazione, cavità ecc.) su cui si concentra l’erosione. Si potrà apprezzare la velocità di deflusso delle acque, la tipologia di materiali trasportati e correlarli con l’energia di erosione; con l’osservazione della forma delle incisioni invece si rilevano informazioni sugli eventi turbolenti di piena (vortici che generano marmitte o inghiottitoi). Si cercherà inoltre di stimare la velocità di erosione attuale osservando nel tempo l’arretramento della cascata per erosione regressiva. In alcuni i casi in cui si assiste a portate abbondanti e rocce sedimentarie stratificate, dove l’attività di modellamento sulle litologie è molto veloce, si evidenziano grossi blocchi in bilico perciò sono frequenti i crolli e le turbolenze nel flusso d’acqua.
In litologie calcaree in cui prevale il fenomeno del carsismo, inoltre saranno rilevate le zone ipogee ed epigee con forme e paesaggi caratteristici.
La mappatura di questi aspetti sarà registrata in apposite schede di rilevamento per poi costituire un database utile a delineare l’importanza del sito a fini conservativi o divulgativi o per essere inserito in contesti di salvaguardia nazionale o internazionale. Questi studi verranno condivisi e opportunamente modulati tramite la collaborazione e il supporto di ricercatori del CNR (Istituto di geologia ambientale e geoingegneria) di Cagliari e dell’Università di Cagliari (Dipartimento di scienze della vita e dell’ambiente, Dipartimento di scienze chimiche e geologiche).
Fotografia e documentazione video.
Fanno parte dei promotori di questa spedizione alcuni esperti video che si occuperanno di realizzare le riprese e la documentazione di tutte le fasi legate ad essa, nonché la postproduzione di tutto il materiale accumulato. Verranno documentati in questo modo sia gli aspetti scientifici che le imprese della squadra e videolog dei partecipanti. Per ottenere i risultati spetrati verranno utilizzate diverse tecnologie e strumentazione tra le quali Camere DSLR, action cam, Gimble, droni. L’obiettivo principale è la realizzazione di una serie di documentari riguardanti le diverse spedizioni divise per continenti dando la giusta importanza all’aspetto esplorativo, sportivo e scientifico, il ruolo dei protagonisti, l’introspezione, l’adrenalina e il fascino della scoperta. Inoltre, è nostra intenzione quella di realizzare un docufilm finale che verrà presentato come un resoconto delle spedizioni e che mettendo al centro delle attività esplorative, la nostra associazione e il ruolo che il torrentismo può ricoprire al pari altre discipline più conosciute come l’alpinismo e la speleologia.
Ci piace l’idea di lasciare un po’ di velo di mistero su questo progetto e quindi aggiorneremo periodicamente questa pagina con l’avanzare delle fasi organizzative delle varie spedizioni.
Continuate a seguirci a presto.
Progetto EWA -Vertical Water- 2020